A cosa serve l’identità visiva e come puoi usarla
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Tanto tempo fa avevo scritto un articolo qui sul blog spiegando cos’è un’identità visiva, questa volta vorrei soffermarmi sulla sua funzione e applicazione.

 

 

A cosa serve l’identità visiva?

L’identità visiva è uno strumento che ti permette di creare coerenza tra i tuoi canali e dare vita ad un mondo estetico che parli del valori del tuo brand, pronto ad accogliere le persone con cui non vedi l’ora di lavorare.

Può sembrare difficile non perdere la bussola nell’uso quotidiano, in realtà se hai definito le tue linee guida è più semplice di quello che puoi immaginare; per aiutarti voglio darti qualche consiglio che puoi seguire subito indipendentemente da quale sia la tua identità visiva (anche se il discorso “si ragiona caso per caso” è valido sempre).

 

 

La palette colori

Una delle parti della visual identity più amata, perché immediata, arriva dritta al cuore e si sente subito. Forse è anche una delle parti più facili da utilizzare: hai 3-5 colori e vai sempre con quelli, giusto? In realtà puoi comunque incontrare una serie di difficoltà, come ad esempio quale colore usare o dove.

Farsi seguire professionalmente nella progettazione significa ottenere anche un documento, la brand guide, che può aiutare molto su queste tematiche, perché a seconda dell’immaginario del brand la stessa palette può essere usata in modi differenti.

Se non possiedi la guida, puoi ragionare in termini di stile e leggibilità: hai dei colori accesi e dei colori più tenui all’interno della palette? Probabilmente per lo sfondo sarà meglio rimanere sul neutro per discorsi di visibilità, oppure il tuo brand ha una personalità molto forte e uno sfondo acceso farà passare il messaggio che in te troveranno un certo tipo di valori; studiare uno stile basato su quello che vuoi comunicare aiuta tanto nell’utilizzo della palette. Per questo ti consiglio di creare una vera e propria mood board insieme alla palette, ti guiderà quotidianamente.

 

    • Pensa alla gerarchia delle informazioni quando crei i contenuti. Ad esempio vorrai che i titoli risaltino quindi userai un colore che li distingua, se crei un testo o una quote per un post potresti voler enfatizzare una parola specifica e pensare di usare un colore differente o di sottolinearla con esso in modo da catturare l’attenzione.
    • Non immaginare la palette colori come una gabbia. Sì, puoi usare altri colori in caso di necessità, puoi scegliere tonalità più chiare o più scure, ma sarebbe meglio rimanessero all’interno della tua palette. Cerca un utilizzo fluido e sensato per il contenuto che devi creare mantenendo coerenza il più possibile.
    • Ogni colore ha un ruolo specifico. Difficilmente una palette con cinque colori avrà tutte tonalità protagoniste; ci saranno uno o due colori principali, quelli che comunicano in modo più evidente l’essenza del brand e che verranno identificati con esso (due esempi facili: blu e giallo = Ikea, rosso = Coca Cola); gli altri saranno colori funzionali o accessori, tonalità che userai per sostenere i principali o come accenti per enfatizzare qualcosa.

 

 

I font

Sui font ho un consiglio molto semplice: scegli due, massimo tre font e usa sempre quelli!

So che la tentazione di cambiare ad ogni comunicazione è forte, ma a meno che non sia una scelta motivata (ad esempio il lancio di un servizio o un prodotto particolare, con una sua identità specifica) quando si tratta di comunicazione generica del brand vanno usati i suoi font.

 

    • Sceglili in base allo stile e alla leggibilità. Ti piacciono tanto i font calligrafici, perfetto! Chiediti: supportano i valori che porto con il mio lavoro? Quando definisci i caratteri non devi dimenticare che anche loro hanno un mood e che comunicano qualcosa del brand. Oltre a questo la leggibilità è fondamentale, perché con i caratteri scrivi; tornando al font calligrafico, forse è meglio utilizzarlo solo in testi molto brevi o solo per il logo.
    • Se non puoi usare i tuoi font fai comunque delle scelte coerenti. Ci sono alcuni casi in cui è difficile usare i nostri caratteri (ad esempio le storie di Instagram oppure quando creiamo le newsletter), in questi casi scegli un font che si avvicini il più possibile ai tuoi o che rimanga all’interno del tuo immaginario e, diciamolo insieme, usa sempre quello!

 

 

Immagini e parte grafica

Quando progetto un’identità visiva ragiono sempre sul tipo di immagini che il brand potrebbe usare: saranno fotografie, illustrazioni o entrambe? Che tipo di immagini possono portare meglio il messaggio? Sono tutte domande che dovresti farti anche tu quando decidi che fotografie o illustrazioni usare sul sito, postare sui social o utilizzare per un lancio.

Lo stesso vale per le grafiche, parte dell’immaginario è proprio dato dallo stile estetico che vai a scegliere per gli elementi grafici e i layout, per non parlare del logo che è la sintesi di tutto. Utilizza tutti gli elementi che hai a tua disposizione il più possibile e se proprio devi aggiungere altro cerca di ispirarti ad essi. Ovviamente anche in questo caso è fondamentale avere ben chiaro lo stile che vuoi per il tuo brand, quello che ti porterà a comunicare i valori giusti. Per ispirarti puoi leggere il mio articolo sul creare l’immaginario attraverso l’arte.

 

    • Cerca continuità. Definisci delle regole: cosa dovrebbero trasmettere le foto, quali elementi dovrebbero contraddistinguerti (persone, oggetti specifici, stile dell’inquadratura e visivo); che stile dovrebbero avere le tue illustrazioni e se sono la scelta giusta per te; che caratteristiche hanno le grafiche, utilizzi elementi tondeggianti o più spigolosi, elementi naturali o magari astratti?
    • Crea una sintesi del tuo immaginario. Che sia una mood board oppure una bacheca Pinterest per il tuo brand, trova un luogo dove tornare ogni volta che hai dei dubbi. Qualcosa che sintetizzi le caratteristiche, i valori, l’immaginario del tuo brand.
    • Affidati a delle strutture. Avere dei layout impostati è molto utile sia per velocizzare il processo di creazione dei contenti sia per mantenere coerenza. Crea o delega la progettazione di un paio di template che siano in linea con la tua visual identity e usali più spesso che puoi. Anche se decidi di usare le basi di Canva, scegline due o tre che abbiano delle caratteristiche che rispecchiano il tuo brand e utilizza quelle, magari modificandole leggermente di volta in volta se necessario.

 

 

Non farti prendere dalla noia

Questo è il consiglio più importante di tutti, soprattutto se hai già un’identità visiva ben definita da usare. Quando devi creare una nuova grafica per un social, scattare una foto o mandare un preventivo la tentazione di fare cose dettate dal gusto del momento potrebbe essere forte ma non cedere.

Cerca la coerenza il più possibile senza, ovviamente, diventare maniacale.

Ogni volta che produci qualcosa cerca di capire se può essere inserito nell’immaginario del tuo brand, se racconta in modo armonioso con il resto della tua comunicazione i valori e la qualità del tuo lavoro. Ricorda, non sei tu che devi fruire dei tuoi contenuti e mantenere una continuità visiva aiuterà il tuo target a riconoscerli tra tutte le informazioni che riceve in continuazione.

 

Se ancora non hai definito la tua identità visiva, posso aiutarti io con Composizione. Sarà un viaggio insieme alla scoperta del tuo immaginario e alla fine avrai tutte le linee guida e i consigli che ti aiuteranno a comunicare l’essenza del tuo brand con coerenza e facilità.

 

 

 

CHI SONO

CHI SONO

Mi chiamo Laura, sono graphic designer e creo sinfonie visive per brand fuori dal coro: loghi ed elementi grafici che trasportano i clienti ideali nel tuo mondo al primo sguardo.

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