L’identità visiva sbagliata è come il vestito che hai nell’armadio da 5 anni e non metti mai
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C’è un momento nella vita in cui apri l’armadio, prendi quel vestito che è lì da cinque anni, lo guardi, lo rimetti a posto e chiudi l’armadio.

Sono sicura che chiunque abbia un capo del genere tra i propri vestiti. Quando l’abbiamo comprato era perfetto noi, ma adesso qualcosa stona e così lo teniamo lì, procrastinando il momento in cui prenderemo una decisione al riguardo.

Il risultato? Questo abito ci fa sentire a disagio e finirà che prenderemo la prima cosa che ci capita.

 

L’abito fa il monaco, anche nel design

No, non ho cambiato lavoro, allora perché ho iniziato parlando di abiti, invece che di loghi, palette, etc.?

Perché trovo che possa essere un’analogia molto efficace quella che ti ho descritto (e poi mi piacciono questo genere di collegamenti, in passato ho paragonato il biglietto da visita alle scarpe).

Ho visto spesso persone con una visual Identity non riuscire ad usarla e il motivo è quasi sempre quello, non si sentono a loro agio.

I motivi possono essere svariati: 

  • Non è professionale
  • È stata fatta prima che il brand cambiasse
  • Non tiene conto della persona che c’è dietro (parliamo di personal brand ovviamente)
  • Non si sa come usarla.

Lasciando da parte l’ultimo punto che merita un articolo a sé, gli altri possono essere messi insieme e sono un ottima base di partenza per una riflessione sui nostri brand e sulla nostra identità visiva.

 

Un’identità visiva che ti rispecchi vs un’identità visiva, punto.

Avere un’identità visiva non basta, deve essere quella giusta.

L’obiettivo che si deve portare a casa la comunicazione visiva è far percepire l’essenza del tuo brand, del tuo lavoro. Raccontare alle persone giuste quali sono i tuoi valori e perché dovrebbero lavorare con te.

Se la tua identità visiva è stata creata da te sull’onda del gusto personale o se è frutto di un lavoro su un brand che negli anni si è evoluto ed è cambiato molto, averla o non averla è uguale.

Infatti ti ritroverai a non usare queste indicazioni visive e piuttosto vagare tra le immagini e i template di Canva scegliendo sul momento; oppure aspetterai a fare il sito perché il logo non ti convince o ancora, farai finta di aver dimenticato i biglietti da visita a casa.

È un segnale: questa visual identity non è più tua, non va più bene per te. Magari all’inizio ti convinceva, addirittura l’amavi, ma con il tempo non ti trovi più.

La bella notizia è che nulla è perduto! Puoi rivederla e io posso consigliarti ed accompagnarti in questo percorso, a volte complesso, ma bellissimo.

Se non vuoi più tenere il tuo brand nell’armadio e vuoi mostrarlo in tutta la sua bellezza, professionalità e pienezza devi proprio scoprire Composizione.

Si parte a settembre, ma puoi contattarmi ora per parlane e, se scatta la scintilla, puoi prenotare il tuo posto!

 

 

 

CHI SONO

CHI SONO

Mi chiamo Laura, sono graphic designer e creo sinfonie visive per brand fuori dal coro: loghi ed elementi grafici che trasportano i clienti ideali nel tuo mondo al primo sguardo.

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