Ho pensato di creare una serie di post dedicati alla spiegazione di quello di cui mi occupo. Come primo argomento voglio parlare di grafica in maniera generica e di cosa fa un grafico. Premetto che non è mia intenzione entrare troppo nel tecnico, ma voglio dare una mia visione personale dell’argomento sperando che possa essere utile a comprendere meglio questo mondo.
Della grafica.
Per me la grafica è sociologia in immagine.
Mi spiego meglio: la grafica, quella fatta bene, è strettamente legata alla personalità e all’identità di quello per cui viene creata. Racconta un brand o un evento, un prodotto, una città…e quindi anche un periodo storico.
Parla di cosa si nasconde sotto la superficie ma anche dell’andamento di un periodo, di cosa vogliono le persone e di cosa hanno bisogno.
Una grafica che funziona fa tutto questo, perché la grafica è comunicazione. Comunicazione sia diretta che non.
Certo, un designer deve preoccuparsi di fare in modo che i testi che inserisce all’interno di un manifesto, piuttosto che all’interno di una brochure siano leggibili e quindi possano comunicare facilmente quello che devono, ma è suo compito anche occuparsi della comunicazione nascosta, quella che tramite diverse scelte grafiche ed estetiche ti porterebbe a captare il messaggio anche se non conoscessi la lingua in cui è scritto. La sfida più grande per un grafico, a mio parere, è proprio riuscire a creare un connubio tra le due cose.
Non si tratta solo di mettere insieme due immagini con un testo o creare un bel segno grafico che rappresenti un’attività; il vero lavoro sta nel far interagire fra di loro elementi e significato al meglio, nell’avere la sensibilità estetica per scegliere il font o l’immagine più adeguata a far fermare il fruitore, parlargli di qualcosa in maniera diretta e indiretta e indirizzarlo magari a saperne di più.
Ma in pratica cosa fa un grafico?
Mi sembra importante dedicare una parte del post a chiarire qual è il compito di un grafico nella pratica perché mi rendo conto che spesso c’è molta confusione al riguardo.
Il grafico si occupa di tradurre in immagine o in composizioni di immagini e testi un’idea, un sentimento, un business, un prodotto, una sensazione. Il suo compito è quello di vestire con un’estetica adeguata, studiata e funzionale la maggior parte di quello che ci circonda e che utilizziamo quotidianamente.
Esempi pratici:
- Ti sei mai chiesto chi ha composto le immagini e i testi sopra la scatola dei cereali che stai aprendo? Proprio un grafico! Ha messo insieme informazioni, codici a barre e immagini per creare la grafica che forse ti ha fatto comprare quella scatola di cereali piuttosto che un’altra.
- Sai chi ha creato la segnaletica del museo che stai visitando o della metropolitana che stai per prendere? Esatto!
- Il libro che stai leggendo è stato impaginato da un grafico e probabilmente si è occupato anche della copertina, il menù che sfogli al ristorante, il volantino del nuovo negozio in centro…l’elenco è lungo, molto lungo!
Tutte queste cose sono talmente radicate nel nostro quotidiano, che è quasi normale dare per scontato che vengano fuori dal nulla o comunque non porsi il problema, io stessa ammetto di farlo riguardo ad altri ambiti!
Una cosa da precisare è che un grafico di solito non si occupa di creare fisicamente i progetti (stamparli) ma dello step precedente; a volte potrebbe fare da tramite con la tipografia che si occuperà della stampa.
Siamo circondati dalla grafica e il fatto che sia parte integrante del nostro quotidiano è uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro! Personalmente penso che attraverso essa oltre che comunicare, si possa e si debba portare il bello nella vita di tutti i giorni!
“La vita del designer è una vita di lotta: di lotta contro il brutto.” Massimo Vignelli.
Spero che questo genere di post vi piaccia e possa essere utile per fare un po’ di chiarezza, prossimamente andrò più nello specifico parlando di LOGO…a presto!