Questa settimana avrei dovuto pubblicare un altro post, poi in barba al calendario, ho deciso di scrivere di qualcosa che mi frullava in testa. In questo periodo lavorando mi sono trovata a riflettere sullo stile del brand.
Lo stile del brand (o se preferisci mood) è un argomento di cui si parla tanto ma di cui si tiene poco conto secondo me.
Tutti parlano di mood board (anche io qui), ma ho l’impressione che per alcuni si limiti ad essere un insieme di colori a cui fare riferimento per la propria comunicazione, quando invece dovrebbe essere quello strumento che ti guida e ti aiuta a comunicare con coerenza a chi vuoi.
Una cosa fondamentale quando si inizia a creare un’identità visiva è proprio quella di capire qual è lo stile che vogliamo usare. La scelta, però, non può ricadere solo sui nostri gusti; certo se sei un piccolo brand si parte anche da lì, ma non deve basarsi solo su quello.
Cosa, o meglio chi, definisce lo stile
Quello che definisce tantissimo lo stile, secondo me, è il tuo target di riferimento. Sono quelli a cui vuoi parlare, quindi devi riuscire ad attrarre ed incuriosire loro con il tuo brand.
Ma quindi, ti starai chiedendo, io dove sono nella mia attività? Ovviamente sei tu ad aver scelto il tuo target, non ti è stato imposto da nessuno, quindi la scelta sarà stata dettata anche da chi sei tu, da cosa vuoi vendere e da che tipo di brand vuoi essere. Di conseguenza quello che è giusto per il tuo target dovrebbe essere quello che vuoi per lo stile del tuo brand.
La moda passa, lo stile resta
Coco Chanel sapeva quello che diceva.
Come in qualunque altra cosa, anche nell’identità visiva del tuo brand non dovresti seguire la moda ma cercare quello che è davvero l’abito su misura per te.
No, quindi, allo stile X perché lo fanno tutti, si se vendi a persone sensibili a questo mood. No a qualunque tipo di mood che non parli al tuo target, perchè è a questo che serve lo stile del brand, ad aiutarti a comunicare in maniera efficace.
Soffermati a lungo su chi sei, sulla tua offerta, su chi è il tuo target e cosa desidera e trova uno stile che si adatti perfettamente.
E sappi che non è scritto nella pietra, lo stile del brand e la sua identità visiva devono mutare con te e la tua attività. Se un domani non la sentissi più tua o decidessi di cambiare target, puoi e devi pensare ad un rebranding o ad un restyling.
Il ruolo del graphic designer
Nel trovare lo stile giusto, a mio parere, è fondamentale l’aiuto di chi ti segue nella costruzione del tuo brand.
Il mio primo compito, quando lavoro ad un’identità visiva è proprio quella di confrontarmi con il cliente e analizzare nel dettaglio la sua attività, il suo target, i suoi valori e, grazie a questo, trovare lo stile più adatto alle sue esigenze.
Solo dopo aver trovato il mood si può procedere a creare tutto il resto dell’identità visiva: i colori, i font, le immagini, vengono dopo.
Quando decidi di affidarti ad un professionista è fondamentale, quindi, che ci sia sintonia tra te e chi ti segue, vi dovete capire e ascoltare. Devi poterti fidare del suo giudizio e di quello che ti consiglia, solo così riuscirai ad avere qualcuno che ti indirizzi verso quello che vorresti per il tuo brand, trovando la soluzione migliore.