Com’è il tuo logo? Controllalo con questa checklist!
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Ascoltando qua e là mi sono resa conto che, oltre alla fatidica domanda “mi serve un logo?” spesso ce n’è un’altra ricorrente e riguarda chi un logo ce l’ha già: “sarà il logo giusto per me? Ha quello che serve?”

In questo post provo a darti qualche spunto per verificarlo in autonomia.

 

1 – È la traduzione in immagine dei valori del mio brand

Ho una fissa: quando creo un logo deve sempre avere uno o più significati al suo interno. Per me un bel logo non può essere solo esteticamente accattivante e tecnicamente corretto, deve avere anche un significato intrinseco.

Nello specifico questo significato va ricercato tra quelle che sono le fondamenta di un brand: i valori. Quando guardi il tuo logo riesci a percepire la connessione con la visione che hai della tua attività?
Questi richiami possono essere espliciti o astratti, ma devono essere presenti.

 

2 – Posso utilizzarlo piccolissimo e grandissimo

Hai mai dovuto utilizzare il tuo logo riducendo di molto le sue dimensioni? Com’è andata?

È fondamentale che si possa ridurre senza che diventi una macchia informe. Potresti doverlo mettere insieme ad altri loghi su una brochure oppure su un’etichetta molto piccola con cui accompagnare i tuoi prodotti… Se guardandolo sembra una macchia d’inchiostro, tanto vale non averlo.

Allo stesso tempo il tuo logo deve poter anche essere ingrandito quanto vuoi senza che diventi sgranato o abbia problemi; per questo, e per altri motivi tecnici, è importante che il logo sia fatto in vettoriale (un formato che permette di modificare le dimensioni senza perdita di risoluzione).

Precisazione: ovviamente se il tuo logo è stato creato in vettoriale ma prendi il file jpg a bassa risoluzione e cerchi di stamparlo su un’immagine molto grossa verrà sgranato, ma è proprio per questo che di solito i grafici forniscono almeno il formato eps.

 

3 – Ho la possibilità di adattarlo a tutte le situazioni

Oltre ad essere adattabile a diverse dimensioni il tuo logo può essere usato su supporti differenti?
Puoi inserirlo facilmente sia in spazi orizzontali che verticali, o hai una versione alternativa da usare nei casi in cui quella primaria non sia adatta?

Questa cosa è davvero fondamentale, ci vuole un logo “responsive” (ne parlo anche qui)! Pensa in quanti modi diversi potresti e dovresti usare il tuo logo e chiediti se riusciresti a farlo.

 

4 – Tiene conto del mio target di riferimento

Il logo deve racchiudere al suo interno i valori che hai scelto per il tuo brand ma deve anche tenere conto del tuo target.
Se non “parla il giusto linguaggio”, se non è progettato pensando a chi ti rivolgi, difficilmente potrà essere efficace, potresti anzi ottenere l’effetto contrario e allontanare il tuo pubblico ideale.

È come per ogni elemento della tua brand identity: tutto deve lavorare verso un’unica direzione e comunicare coerentemente, il logo non fa eccezione.

 

5 – È sintetico

Ultimo punto, non per importanza, il tuo logo non deve essere un’illustrazione barocca.
Un logo deve essere il più semplice possibile ed è proprio lì la difficoltà: bisogna riuscire a sintetizzare in una forma grafica semplice concetti enormi.

Non puoi prendere un’illustrazione con migliaia di dettagli e pensare di poterne fare un logo, torniamo al punto 2: non funzionerebbe. Con questo non dico che i loghi debbano essere sempre delle forme geometriche semplici, io stessa non lavoro così, ma bisogna stare attenti a quanti elementi si inseriscono, come si gestiscono e, nel dubbio, semplificare sempre.

 

 

Allora come sta il tuo logo? Se hai ancora dei dubbi al riguardo possiamo parlarne durante una consulenza grafica!

CHI SONO

CHI SONO

Mi chiamo Laura, sono graphic designer e creo sinfonie visive per brand fuori dal coro: loghi ed elementi grafici che trasportano i clienti ideali nel tuo mondo al primo sguardo.

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