Chiedi ad un professionista com’è applicare il suo lavoro a se stesso, ti risponderà che è una delle esperienze più difficili al mondo.
La prima cosa a cui ho pensato quando ho deciso di mettermi in proprio è stata la mia visual identity. Ho iniziato a lavorarci ancor prima di iniziare questo percorso e ci è voluto parecchio per arrivare dove sono adesso.
Uno dei motivi per cui è stato difficilissimo, e ci ho messo molto tempo, è che volevo che il mio brand fosse davvero un pezzo di me, raccontasse qualcosa di come vivo il mio lavoro.
In più, quando lavori per te stesso devi affrontare ancora di più la parte puntigliosa di te che per ogni cosa ti dice che non è mai abbastanza, che non va bene niente, che è tutto da rifare!
IL LOGO
Ho fatto tante prove prima di arrivare al mio logo attuale, ma sono convinta di aver trovato quello giusto per me.
Volevo qualcosa che, partendo dal monogramma stilizzato, rappresentasse quello che per me è la progettazione grafica.
Il quadrato, simbolo di definizione e delimitazione, rappresenta la parte tecnica e rigida, fatta di regole ben precise, intrinseca nella grafica. L’altra parte fondamentale della progettazione è la creatività, che va a rompere e stravolgere le regole; per questo ho deciso di bucare e ruotare il quadrato: attraverso la creatività la forma geometrica si trasforma in un logo rappresentante il mio approccio con il lavoro e il mio monogramma.
LA PALETTE COLORI
Per quanto riguarda la Palette colori ho scelto come colore preponderante un rosa pieno ma leggero, per me no al fluo e no a Barbie (anche se l’adoro!).
Trovo che questo colore sia perfetto accostato agli altri che ho scelto per la mia palette.
Spesso si crede che il rosa si possa utilizzare solo per cose estremamente femminili; penso che, invece, affiancato al grigio rappresenti bene la creatività unita alla concretezza e la leggerezza e la delicatezza che incontrano le regole.
Fondamentali sono l’altro rosa più delicato e il bianco; sono i colori di contorno che permettono di esaltare gli altri due.
L’ARMONIA
Tutto quello che riguarda la mia comunicazione prende spunto e fa riferimento alla mia visual identity, alle regole che mi sono data.
Anche Fancy Pigeon (il mio servizio dedicato agli eventi), per quanto abbia un suo logo, richiama e rientra nell’identità visiva del mio brand mantenendo gli stessi colori e il font che utilizzo come secondo anche nella mia comunicazione generale.
Ho cercato di far seguire la mia Visual Identity anche al mio sito e penso (spero) di esserci riuscita.
Tutte le icone vengono ricavate dalla parte interna del logo e colori e font sono in armonia con il resto della mia comunicazione.
Non nascondo che ancora oggi continuo a lavorare alla mia brand identity, ci sono dei punti che sono tutt’ora in divenire; ma per quanto riguarda la visual identity attualmente penso di essere abbastanza soddisfatta.
Detto da una persona che ama i cambiamenti e li cerca, potrebbe diventare una bugia in breve tempo, ma non penso che sarà così! Sicuramente ci sarà lo spazio per alcuni aggiustamenti ma credo di aver davvero trovato l’identità giusta per me.
Ho cercato di lavorare per me stessa come farei per un cliente: studiando a fondo il progetto in modo da trovare la miglior via possibile per rappresentarlo in maniera unica, enfatizzare i punti di forza e creare un’identità che vesta il brand con gradevolezza, funzionalità, ma soprattutto che rappresenti il suo significato intrinseco.
Il tuo biz ha una visual identity? Se devi ancora trovare la via giusta puoi iscriverti al mio corso gratutito o contattarmi!